Se disinfetto e metto a bollire i gioielli/materiali, saranno sterili”
In verità, la disinfezione con l’alcol può abbassare le cariche microbiche presenti, ma non va ad eliminare al 100% tutti i germi e gli agenti patogeni. Le diverse cariche alcoliche daranno diversi risultati :
70% di alcol eliminerà la maggior parte dei batteri
98% invece, li farà “attaccare” ancor di più alla super dell’oggetto.


Farli bollire, invece, è una tecnica ancora meno efficace, perché ad esempio la temperatura a cui l’acqua arriva all’’ebollizione è di 100 gradi. Invece, un virus come l’epatite per esempio resiste a temperature superiori ai 140 gradi.
2. Mi prendo cura del piercing nel seguente modo : lo pulisco con disinfettanti a base di alcol e lo continuo a girare / muovere spesso.
Non va fatto assolutamente. Il continuo movimento meccanico del piercing appena eseguito allunga di molto il suo processo di guarigione dato che andiamo a inferire un maggiore trauma al foro appena eseguito. In più, facendo così, aumentiamo il rischio di infezione.
Disinfettare il piercing con l’alcol è del tutto insensato, dato che, con la sua azione particolarmente aggressiva andiamo a distruggere le nuove cellule che si stanno formando nel foro appunto per farlo guarire.
L’unico scopo della disinfezione con alcol è quello di sciogliere il sangue fresco e non.
Quindi, se vi sia mai stato detto di curare il vostro piercing con acqua ossigenata, sappiate che facendo così è più probabile un rigetto totale del piercing che la sua guarigione.
Consigliamo di trattare il piercing o con prodotti appositi consigliati dal piercer (nel nostro caso il nostro spray alla bava di lumaca) o semplicemente con acqua e sale.
La cosa più importante da ricordare è che il piercing deve sempre stare fermo e tranquillo, ed anche essere asciutto e pulito.

Fare i vari piercing in farmacia/ gioielleria/ o altri negozi NON specialmente di piercing va bene.
Assolutamente no! Essere in grado di eseguire correttamente dei piercing, conoscere tutte le informazioni riguardo alla sua guarigione, ai rischi e pericoli, non è facile e serve una giusta istruzione oltre che anni di esperienza.
Eseguire piercing da altre parti comporta vari rischi, non solo perché l’ambiente chiaramente non è e non sarà mai sterile come uno apposito, ma anche perché nella maggior parte dei casi, se non tutti vengono eseguiti con la pistola.
L’utilizzo della pistola in verità, è vietato in tutta Italia per legge. Oltre a questo, per eseguire i piercing è richiesto un ambiente sterile di almeno 3m x 3m e un corso formativo di 1500 ore.
L’utilizzo della pistola, non è vietato a caso, ma perché effettivamente comporta un sacco di complicazioni e nella maggior parte dei casi il piercing non guarisce.

La pistola, a discapito di quanto dicono i produttori, non è pulita e tantomeno offre un servizio sicuro. Numerosi casi di trasmissione di malattie, inclusa l’epatite B, sono documentati in numerose riviste mediche finlandesi, inglesi e statunitensi, tanto per citare alcuni paesi.
La pistola non può essere sterilizzata
Ogni piccola goccia di sangue resterà quindi sulla pistola, aspettando il cliente successivo.

La maggior parte delle persone che usano la pistola spara-oreccchini spesso sono assolutamente impreparate ad offrire un servizio igienico appropriato. La pistola è spesso appoggiata tra i libri contabili o dentro cassetti rendendo quindi reale la possibilità di contaminazioni incrociate.

Questo oggetto spuntato viene forzato attraverso il tessuto causando ovviamente più dolore di un ago sterile, monouso ed a doppio taglio come quelli usati per i piercing; questi ultimi sono più affilati degli aghi da sutura.
In più, chiaramente chi è talmente poco formato da utilizzare ancora la pistola, ovviamente non è nemmeno abbastanza formato da conoscere bene i processi di guarigione del piercing e le sue eventuali complicanze.